Una preview speciale per la sesta edizione di FOG. Maestro del cinema indipendente a stelle e strisce, Jim Jarmusch si esibisce in Triennale in un evento “sinestetico” unico. Un concerto-proiezione in cui vengono musicati dal vivo quattro cortometraggi onirici del leggendario Man Ray.

In un duetto che sfuma presto in duello, il grande artista greco – accompagnato dall'affascinante danzatore Šuka Horn – sonda i limiti della realtà attraverso i filtri della fantascienza e dell'horror.

Sfuggendo a qualsiasi classificazione, Arca ostinata rappresenta un tributo alla musicalità trasognante della tiorba (un grande liuto del XVI secolo) e alle atmosfere evocative dell’epoca barocca.

Attraverso un lavoro introspettivo, l’artista, per la prima volta in Italia, si interroga sulle origini e sulla storia della propria famiglia, componendo un mosaico di ricordi personali e testimonianze storiche, tra colonialismo, schiavitù e attualità.

L’acclamato progetto spagnolo El Conde de Torrefiel presenta un'installazione performativa ideata per bambine e bambini, in cui atmosfere surreali e variopinte invitano lo spettatore a moltiplicare il proprio sguardo.

Maestra della multidisciplinarità e pioniera della “tecnica vocale estesa”, Meredith Monk presenta uno dei suoi concerti più rari e intimi, che riflette una carriera di sessant’anni tra sperimentazione e innovazione.

In occasione della mostra di Bruce Nauman Neons Corridors Rooms presso Pirelli HangarBicocca, Meredith Monk è protagonista di una conversazione con Andrea Lissoni, direttore dell’Haus der Kunst di Monaco di Baviera.

Un reading di brani dal bestseller Leggere Lolita a Teheran, esempio di resistenza letteraria e omaggio alla forza delle donne iraniane.

La musica elettronica e il minimalismo delle immagini si incontrano per guidare un’esplorazione in territori sconosciuti, oltre i confini della razionalità, per svelare ciò che si cela al di là della coltre di nebbia.

Musica per un giorno è una durational performance unica nel suo genere. Un’occasione di esplorazione immersiva alla ricerca di stati, condizioni e limiti percettivi.

I Motus si confrontano con l’Iliade e con il potere profetico di Cassandra, figura archetipica imprescindibile della cultura occidentale, offrendo una rilettura in chiave contemporanea.

Un workshop teatrale ispirato allo spettacolo Of the Nightingale I Envy the Fate dei Motus.

Una visione dirompente dei miti greci destinata ai giovanissimi. In scena, le rivisitazioni di figure come Prometeo, Ippolita e le Amazzoni sono affidate alla voce di un narratore e a una colorata compagnia di modellini in scala.

Londra è a un passo da Parco Sempione. Basta girare l’angolo e arrivare in Triennale, dove la musica elettronica di Halina Rice ti aspetta in teatro. Un concerto multimediale che unisce musica, arte, tecnologia, tra loop visivi, proiezioni e luoghi surreali.

madalena reversa – eclettico progetto artistico fondato da Maria Alterno e Richard Pareschi – reinterpreta il poema drammatico Manfred di Lord Byron, che racconta un'umanità incastrata nel conflitto tra materia e spirito.

L’atto del trasloco come processo di convivenza tra gli opposti, in grado di generare sorprendenti unioni e in cui l’estrema fragilità degli oggetti riflette quella dell’animo umano esposto al cambiamento.

Ti piace ballare e hai tra i 12 e i 17 anni? Unisciti a noi per un laboratorio artistico tra danza e video. Non è richiesta alcuna competenza specifica, soltanto la passione per la danza. Candidati entro le ore 16.00 di venerdì 10 marzo.

L'incontro tra i paesaggi sonori elettronici occidentali e uno strumento antico come la kora (arpa liuto originaria dell'Africa occidentale) dà vita a un'esperienza musicale di esplorazione e immersione.

Due danzatori manovrano i propri corpi secondo traiettorie ora libere e leggere, ora decise e frammentate, reinterpretando il tema del pas de deux, sistema scenico che ha sempre messo in luce il profondo valore del legame e della relazione.

Sette danzatori liberano la loro energia sul palco trasportati da The Köln Concert di Keith Jarrett, la registrazione jazz per pianoforte più famosa di tutti i tempi.

In questo workshop di danza del Schauspielhaus Zürich Dance Ensemble, il danzatore Ondrej Vidlar introduce il lavoro e il mondo coreografico di Trajal Harrell, di cui è collaboratore e assistente.

Umorismo, sperimentazione e sinfonie d’archi: quattro performer e tre musicisti ricostruiscono il viaggio di Dante tra le anime errabonde e le loro storie.

In linea con lo spettacolo Bad Dante Bad English Bad Opera, un laboratorio volto alla composizione concettuale e formale di un’opera performativa.

Al centro del progetto: l’interazione tra uomo e macchina. Gesto e intenzione umana insieme a tecnologie digitali e manufatti danno vita a caleidoscopiche combinazioni di forme, colori, luci pulsanti e suoni ancestrali.

Una performance di Annamaria Ajmone – artista associata di Triennale Milano Teatro – che assume vesti, durate e toni differenti in base agli spazi in cui è ospitata.

Tra le stanze di una casa d’infanzia – dove il tempo viene compresso, dilatato e riscritto – prendono vita i ricordi di Ugo, ormai adulto. I contorni sono fin da subito quelli di una fiaba, il cui intreccio precipita nell’incontro con un mostro.

Prendendo spunto dallo spettacolo Personne, chroniques d'une jeunesse, Livia Rossi e Ugo Fiore conducono un laboratorio di scrittura in cui le fiabe diventano strumento di esplorazione dell’animo umano.

Quale sarà lo stato della foresta amazzonica tra vent’anni? Cosa possiamo imparare dalle culture ancestrali per cambiare il nostro rapporto con il pianeta?

Una performance di autoteatro che coinvolge i partecipanti a due a due in esperimenti condivisi e processi intrecciati di disegno, cancellatura e ascolto.

Combinando performance dal vivo e realtà virtuale, The Last Minutes Before Mars ci invita a entrare nel mondo di un gruppo di giovani per incontrarne famiglie e amici e trascorrere del tempo negli spazi preziosi delle loro vite.

Muovendosi tra musica, danza e teatro, sei performer e un pianista mettono in scena una durational performance, un’azione senza inizio né fine, rappresentando un’umanità vista da vicino.

In un mondo in cui tutto perde di significato, un gruppo di donne cerca una via di fuga nella pura irrazionalità e nell’istinto, abbandonando il proprio corpo in caduta libera tra scenari surreali e onirici.

Un laboratorio di danza per approfondire il linguaggio artistico e lo stile sviluppato negli anni dal coreografo Marcos Morau con la compagnia La Veronal.

Un approfondimento – a Institut français Milano – sulla poetica di Christian Rizzo, a cavallo tra arte e moda. Conduce l'incontro la giornalista e critica teatrale Sara Chiappori.

Due figure fantasmatiche volteggiano come in un misterioso walzer, in una delicata danza senza corpi che riflette sull'assenza dell’umano e sulla vita segreta degli oggetti.

Lunghi vocalizzi e fraseggi più orecchiabili conferiscono un accento melodico che infonde un’anima alle severe reiterazioni di synth e ritmiche digitali, pur lasciando la parola in uno stato di indecifrabilità e di onirica sospensione.

Jeremy Nedd, coreografo e performer di respiro internazionale, e Impilo Mapantsula, network globale specializzato in una danza carica di energia, ribaltano gli stereotipi del genere western per scrivere nuove storie. Per la prima volta in Italia, un poema visivo di corpi ribelli e struggente speranza.

Un laboratorio di danza con il coreografo e performer di fama internazionale Jeremy Nedd e il collettivo Impilo Mapantsula.

Il sound artist e musicista elettro-acustico Attila Faravelli e il percussionista Enrico Malatesta propongono un laboratorio legato alle loro pratiche di sonorizzazione e composizione.

Un progetto sperimentale che trova nel suono il proprio fil rouge. Una performance sonora collettiva realizzata in cammino lungo un percorso di ascolto nell’ambiente di Chiaravalle.

In occasione di Superpaesaggio – a Chiaravalle – Nicola Ratti, Attila Faravelli ed Enrico Malatesta guidano un percorso sensoriale aperto a tutte e tutti e pensato per agevolare l’esperienza a persone con disabilità visive.

Tra danza e performing arts, la ricerca coreografica dei Dewey Dell è ispirata dalle immagini della storia dell’arte e dai comportamenti del regno animale.

I Dewey Dell propongono una visita tattile incentrata sugli oggetti e le scenografie de Le sacre du printemps. L’attività – aperta a tutti – è dedicata all’agevolazione della fruizione dello spettacolo per persone con disabilità visive.

Giovani danzatrici e danzatori – con la supervisione coreografica dell’artista – si esibiscono in improvvisazioni e interventi site-specific all’interno di Parco Sempione.

Un’esibizione aperta a sviluppi futuri che unisce gesto performativo e scrittura espansa come esercizio di conoscenza in continuo divenire.

Artista britannico con un’idea del jazz tutta sua, Alabaster De Plume propone un audace e scoppiettante punto d'incontro tra jazz, folk e musica classica, ricco di melodie nostalgiche che rimandano a un'epoca spensierata.

Su una linea del tempo che sfuma il confine tra ieri e oggi, grandi figure femminili del passato ispirano sonorità post-umane e melodie sperimentali.

In prima assoluta una nuova produzione del Grand Invité di Triennale Milano, commissionata per il centenario dell’istituzione. Un’installazione performativa che diventa suono, avvertimento e preghiera ancestrale.

Una prima emersione di un nuovo percorso di ricerca di Antonio Tagliarini. Al centro: l’umano, la sua opacità, il mistero, il non detto, la follia, il proibito, l’imprevedibile.

Un incontro romantico in una camera d’albergo, un dramma che si consuma tra le pareti di un salotto borghese: in un intrico di porte e scenari, danza e teatro danno forma a narrazioni frammentate e atmosfere da thriller psicologico.

L'affascinante immaginario dei Peeping Tom prende vita in un laboratorio guidato da Eliana Stragapede, ballerina della compagnia.

Proiezione del cortometraggio frutto del progetto laboratoriale DANSER BRUT, ideato dalla coreografa Julie Gouju e dal filmmaker Brano Gilan. In collaborazione con Institut français Milano.

Il regista-drammaturgo apre uno spaccato voyeuristico su due piccoli e malconci appartamenti adiacenti in un villaggio costiero. Stanze e scenografie iperrealiste diventano il set di due storie parallele e intrecciate.