Triennale Milano
Immagine di Planet Labs PBC
Installazione

471 days

Fino al 9 novembre 2025
Ingresso gratuito
Le guerre aumentano le disuguaglianze, colpendo i più vulnerabili—bambini, donne e comunità emarginate—e creando ferite che durano per generazioni. La catastrofe umanitaria a Gaza non fa eccezione. Nei 471 giorni trascorsi dall’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 al fragile cessate il fuoco del 19 gennaio 2025, si stima che siano morte circa 48.500 persone: oltre 46.900 palestinesi e 1.600 israeliani secondo le rispettive autorità. Al momento della tregua, la guerra aveva causato quasi l’80% di tutte le vittime registrate nel conflitto tra israeliani e palestinesi a partire dalla prima Intifada del 1987. Il cessate il fuoco è stato interrotto il 18 marzo 2025. L’installazione restituisce questi 471 giorni attraverso colonne verticali di tessuto che scendono dal soffitto—una per ciascun giorno—con lunghezze che corrispondono al numero dei decessi registrati in quella data.
Crediti
Il progetto è parte della 24a Esposizione Internazionale Inequalities.
Di: Filippo Teoldi Installazione ed exhibition design: Midori Hasuike
Partecipazioni Internazionali

Archivi e collezione

Veduta notturna del Palazzo dell'Arte ripreso dalla Torre Littoria
Veduta notturna del Palazzo dell'Arte ripreso dalla Torre Littoria
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda