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Triennale Milano
Identità grafica per Triennale Estate 2021

Marco Camuffo spiega come è nato il progetto grafico di Triennale Estate

15 ottobre 2021
In occasione del termine di questa seconda edizione di Triennale Estate, il palinsesto di eventi nel Giardino Giancarlo De Carlo, Marco Camuffo, graphic designer e fondatore di CamuffoLab, racconta come ha ideato e sviluppato l’identità grafica per la rassegna estiva di Triennale Milano.
Giardino Giancarlo De Carlo © Triennale Milano
Ci puoi descrivere Camuffo Lab?
Marco Camuffo: CamuffoLab è uno studio indipendente con sede a Venezia, operativo da più di dieci anni nel campo della comunicazione visiva e dei sistemi integrati di identità e di progetto nel settore della cultura, dell’arte e degli eventi. Tuttavia, oggi posso affermare, dopo una lunga riflessione che ho maturato durante la pandemia, che definire CamuffoLab come “uno studio di graphic design” non è più sufficiente. Ritengo che il graphic design oggi debba sempre di più confluire nel dibattito culturale contemporaneo che influisce su tutte le discipline, compreso il graphic design, cercando di prendere posizione rispetto a tematiche difficili e urgenti come la crisi climatica e l’impatto dei nuovi media.
Facciata esterna di Triennale Milano con stendardi di Triennale Estate 2021 © Triennale Milano
Come hai affrontato il tema di Triennale Estate Collecting Stories?
Marco Camuffo: Siamo stati chiamati in causa per dare una veste grafica a un progetto destinato a dare voce a diversi temi: dal design all'architettura, dalla rigenerazione urbana alla fotografia, al teatro e alle performing arts, con una particolare attenzione a tematiche quali sostenibilità, green, diversity, dialogo intergenerazionale, valorizzazione delle figure femminili nell’arte contemporanea e con il contributo di discipline come la filosofia quali ulteriori chiavi di lettura per interpretare il contemporaneo. Per queste ragioni abbiamo avviato una ricerca oltre i luoghi comuni e le banali associazioni che emergono quando si pensa a un festival estivo, per approdare al concetto di collezione e più ampiamente, di contenitore di storia e di storie, per provare a rappresentare gli eventi di Triennale Estate.
Prime proposte per l'identità grafica di Triennale Estate 2021
Prime proposte per l'identità grafica di Triennale Estate 2021
Quali le principali scelte progettuali?
Marco Camuffo: A partire da questa base concettuale abbiamo realizzato tre proposte principali. La prima era caratterizzata da un “box” dalle molteplici forme e colori, come un contenitore mobile, sempre diverso, adatto a presentare un’insieme di eventi e di esperienze molto diverse tra loro come le attività di Triennale Estate. La seconda proposta che abbiamo presentato era completamente diversa. Abbiamo deciso di spingerci oltre il tema del contenitore per giocare con il tema del “corpo” attraverso il linguaggio fotografico, proponendo una serie di immagini con porzioni di pelle in primo piano, per riprendere il concetto del “contatto” che in questo momento storico è un “tabù”. In conclusione, l’ultima proposta che abbiamo fatto, che è l’idea che più ci ha persuaso e che è stata successivamente scelta per rappresentare l’evento, si ispira ad alcuni elementi architettonici distintivi della facciata del palazzo di Triennale, come aveva fatto a suo tempo Italo Lupi disegnando il logo dell’istituzione negli anni settanta. Utilizzando questi elementi abbiamo progettato una serie di immagini dalle diverse forme e colori, adatte a rispondere in modo attuale al tema Collecting Stories.

Identità grafica per Triennale Estate 2021
Il metodo che hai utilizzato per sviluppare il progetto grafico per Triennale Estate è una tua pratica standard o varia a seconda del brief che ricevi?
Marco Camuffo: Non abbiamo un vero e proprio metodo. Il mondo della cultura, delle mostre, dell’arte è il mondo nel quale lo studio si è distinto e formato. Possiamo riconoscere di saper valorizzare la ricerca concettuale, come metodo, che di volta in volta adattiamo a seconda del contesto nel quale lavoriamo per realizzare un’identità visiva o un artwork quasi “sartoriale”, cucito su misura dell’immaginario del cliente. Di recente ci siamo avvicinati al mondo corporate, cercando di portare al suo interno lo stesso approccio centrato sul concetto e sulla ricerca che usiamo nel mondo della cultura. Ed è stato un successo. Le aziende per le quali lavoriamo ci scelgono per questa ragione, per il nostro background, per la nostra capacità autentica di andare fuori dagli schemi.
Identità grafica per Triennale Estate 2021
Quali sono i Maestri cui guardi e quali gli aspetti e le figure del graphic design contemporaneo cui sei maggiormente interessato?
Marco Camuffo: Le figure che ispirano il mio lavoro non riguardano in senso stretto il graphic design. Spesso ciò che mi interessa non è la tecnica, ma è l’idea che i professionisti hanno del proprio lavoro e l’idea che emerge nel lavoro. Ad esempio, Enzo Mari mi interessa. Non tanto per i suoi oggetti, sicuramente magnifici, ma per le sue idee di rottura che aveva nei confronti del mondo del design, per la forza che aveva per portare avanti queste idee nel lavoro quotidiano. Enzo Mari diceva che il compito del designer era di produrre meno oggetti inutili. A maggior ragione oggi il ruolo del grafico contemporaneo e del comunicatore dovrebbe portare con sé una postura etica forte. Per le stesse ragioni nel mondo del graphic design ammiro Ken Garland o Gérard Paris-Clavel, non tanto stilisticamente ma per la determinazione e per la singolarità delle loro idee.

Identità grafica per Triennale Estate 2021