L'attribuzione di valore gioca un ruolo importante nelle istituzioni culturali. Non si tratta solo di attribuire valore a opere d'arte o a progetti materiali o immateriali, ma anche ad argomenti di ricerca. Come accennato in precedenza, ci sono squilibri nelle crisi globali che hanno un impatto sulla curatela e sul design.
Questo è un punto di vista interessante sulle modalità attraverso le quali la curatela, in molti modi, che ci piaccia o no, nel bene e nel male, riguardi la stima di un valore. Spesso il valore intellettuale viene tradotto in valore di mercato, che è il motivo per cui così tante gallerie amano vedere i propri artisti o designer esporre nei musei. Nella mia precedente carriera come curatore della fiera di design da collezione Design Miami e al M+, dove stavo costruendo una nuova collezione museale, è stato affascinante osservare questo lavoro da entrambi i lati (anche se non in contemporanea, ovviamente!).
Personalmente, non sono mai stato interessato alla pratica curatoriale in sé, quanto alle possibilità che la curatela offre in diversi contesti, come ai diversi tipi di valore che porta con sé e che attribuisce a seconda delle circostanze, lavorando con obiettivi diversi. Immagino che questo spieghi in parte la mia carriera forse poco lineare come curatore in musei, biennali, rassegne di design, fiere, e come docente. Ognuno di questi ambiti è diverso, caratterizzato dalle proprie esigenze, aspettative, e anche possibilità.
Vivere in Cina e a Hong Kong per tredici anni è stato formativo. Quando mi sono trasferito per la prima volta nel 2008 non esisteva un concetto ben definito di curatela. La parola cinese per “curatore”, infatti, designava più che altro un organizzatore o planner, implicando che il ruolo fosse visto puramente da un punto di vista pratico e logistico. Le cose sono drasticamente cambiate e ora il discorso sulla curatela è ben sviluppato, con molti professionisti brillanti. Ho davvero apprezzato questo processo di apertura perché per me non si trattava di applicare gli standard e le strutture di curatela occidentali in Cina, quanto piuttosto di capire il contesto in cui mi trovavo e vedere quali modelli di curatela avrebbero avuto senso lì.