“Comunidad" è un termine neutro che, già di per sé, racconta un mondo infinito. Per chi è cresciuto nei dintorni di La Spezia, ovvero lungo tutto il tragitto che rende il mar Ligure un broncio che rispecchia l'anima di chi la vive, quella della “Comunidad” è una sorta di leggenda. Nella terra del mugugno, c'è una piazza, una comunità, un quartiere, che ha nelle sue radici la musica, la festa e una lingua che mischia lo slang dialettale giovanile (parole come fré, fante) allo spagnolo.
La prima volta che ho messo piede in piazza Brin, in pieno centro a La Spezia, non ci credevo. Per un certo periodo di tempo si è addirittura parlato di scena dembow italiana, perché la musica che usciva da quelle casse aveva superato gli alti palazzi che chiudono la piazza: era arrivata a Radio Deejay, nelle playlist di Spotify, a Milano, quella meta fatta di odio e amore che ti priva del mare ma sembra donarti delle possibilità.
Con Samuel "Heron" Costa, artista, musicista e fotografo, e Francois Roderik Coudjoe Arauz, il talk indagherà la comunità dominicana più grande d'Europa e cosa significhi il termine "cultura". La cultura nasce dal mescolarsi di diverse influenze e ciò che mi ha fatto capire meglio questo concetto sono state proprio quelle quattro casse che spingono i ritmi che per la nostra tradizione sono – a volte – storti. Il primo ha da sempre infilato nella sua musica le influenze che volente o nolente lo circondavano, portando nella scena rap una ventata di novità che sembrava in antitesi col genere. Il secondo, invece, è uno dei personaggi più interessanti di questa nuova scena, che sta crescendo, si sta formando e inizia - dunque - a professionalizzarsi. Ascoltare la testimonianza di chi aiuta i ragazzi a esprimersi con la propria musica per prendersi non solo la piazza, ma anche la propria città, poi la propria regione, fino a scendere lungo tutto lo Stivale, fa luce sul modo in cui una cultura si sedimenta, si stabilizza e poi diventa di tutti e per tutti.