Bacterbrain, 2017-19
Comunicazione interspecie
Sviluppato nell’ambito della ricerca Environmental Robotics, il progetto BacterBrain mira all'automazione di strutture robotiche sfruttando l’energia fornita dal metabolismo dei batteri responsabili della fotosintesi. In particolare, questo progetto indaga il cambiamento dei paradigmi della robotica nel momento in cui un organismo vivente non umano – il batterio fotosintetico – trova nuovi modi di connessione e controllo della struttura cinetica, mettendo quindi in discussione il modello mentale relativo al funzionamento dei robot.
Come si comporterebbe una struttura robotica, cosa sentirebbe e come si organizzerebbe con un "cervello" controllato da batteri?
La struttura cinetica – un modello di tensegrità che combina trazione e compressione per conferire alla struttura stabilità e resistenza – si modificherà in maniera autonoma in base alla variazione di elettricità prodotta dal metabolismo di Cianobatteri e Rodobacter Sferoidi.
L’attività combinata di queste colonie batteriche è in grado di creare una cella a combustibile fotosintetica-microbica che genera l’energia necessaria al movimento della struttura cinetica. La variazione di elettricità attiva quindi il movimento del robot.
Il progetto Bacterbrain è stato sviluppato dall'artista/designer Ivan Henriques, in collaborazione con gli scienziati del dipartimento di biofisica della VU Amsterdam, gli scienziati di UGhent – CMET, la hardware/software/designer Andjela Tomic, gli assistenti Emiel Giliamse e Sjoerd Legue, l'ingegnere Leydervan CEFET/RJ e Agata Maria Kokodziejcyk – Space Garden/ESA.
La creazione di Bracterbrain è stata sostenuta da RTD -STW, Space Orbit Program – Gluon e Mondriaan Fonds.