“I satelliti sono composti da batterie agli ioni di litio, che durante una combustione rilasciano un numero variabile di sostanze tossiche, da pannelli solari, che contengono altre sostanze chimiche problematiche e metalli, oltre a contenere inoltre una circuitazione elettronica composta da silicio, manganese, litio. Sarebbe impensabile, sulla Terra, incendiare oggetti composti da materiali di questo tipo. Se questo però succede nello spazio, erroneamente ci convinciamo di aver risolto un problema, limitando i detriti spaziali. In realtà questi oggetti interagiscono con il sistema della mesosfera e stratosfera; l’upper atmosphere, luogo in cui bruciano quegli oggetti, è l’unico strato che ci protegge dall’outer space” racconta Marcello Spagnulo.