“L’umanità è una forma recente che ha in sé molti tratti o tutti i tratti delle forme che la vita ha dovuto attraversare prima di costruire la nostra. Questo è chiaro geneticamente, perché il nostro codice genetico è un enorme patchwork di vite, di forme precedenti: abbiamo una parte che deriva dai virus, una parte che deriva dalle scimmie. È come se nella forma umana, molto poco ci sia di umano. Geneticamente pochissimo è umano e, per capirlo, non serve nemmeno concentrarsi sul DNA. Basta guardarsi allo specchio e rendersi conto che non c’è nulla di particolarmente umano nel fatto di avere occhi perché, proprio a causa di questo processo di metamorfosi, migliaia di altre specie hanno occhi. Essere uomini significa essere uno strano zoo ambulante che mette insieme tratti che vengono da specie, età, epoche e geografie totalmente diverse. Ogni specie è insieme bruco e farfalla di un’altra specie.”
“Ciascuno di noi è Gaia che si è chiusa in un bozzolo e ha cercato di inventarsi un nuovo volto, un nuovo respiro. Non esiste un ambiente: tutto quello che sta davanti a noi è la nostra stessa vita dispiegata in altre forme.”