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Triennale Milano
© PACT Zollverein, foto di Dirk Rose
Performance

Hands Made

Begüm Erciyas 
15 – 16 marzo 2025
PRIMA ITALIANA
Sei repliche: ore 10.30 - 11.45 - 14.30 - 15.45 - 17.00 - 21.00 Durata: 45'
Le nostre mani ci permettono di entrare in contatto con il mondo e con la realtà che ci circonda, creando relazioni di vicinanza e intimità. Tuttavia, il nostro tocco è sempre più influenzato e mediato dalla tecnologia, che cambia il modo in cui viviamo e ci relazioniamo con gli altri. Nella performance partecipativa Hands Made le mani diventano protagoniste: gli spettatori sono invitati, nell’oscurità, a osservare la propria mano e quelle dei vicini, isolate dal corpo. L’artista turca Begüm Erciyas indaga così le trasformazioni del nostro rapporto con il tocco nel corso della storia – dal lavoro manuale al digitale, dal passato fino al futuro – per ripensare e riscoprire il senso del tatto e del contatto. Una performance sorprendente.
Begüm Erciyas è nata nel 1982 a Ankara, in Turchia, dove a studiato biologia molecolare e genetica. Successivamente ha studiato coreografia, e ora vive tra Berlino e Bruxelles. Dal 2015, Erciyas ha sviluppato formati transdisciplinari che vanno oltre il tradizionale setting della scatola teatrale frontale, combinati con le nuove tecnologie che definiscono e sfidano il nostro senso di collettività. La tensione tra isolamento e comunità è un tema centrale nella sua ricerca artistica. Il suo lavoro è stato presentato a livello internazionale in contesti di arti performative, musica e arti visive. Tra il 2021 e il 2026, è artista in residenza presso il DeSingel di Anversa.
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Info
Audio disponibile in inglese (16 marzo, ore 11.45) e in italiano. La performance prevede ascolto in cuffia.  A causa dei lavori in corso, il teatro non è accessibile tramite ascensore. Per evitare le scale, accedi dal cancello Parco in Viale Alemagna. Il percorso è accessibile anche alle persone con disabilità motoria.
Crediti
Ideazione e regia: Begüm Erciyas Design del suono: Lieven Dousselaere Scenografia: Élodie Dauguet Drammaturgia: Jonas Rutgeerts Collaborazione artistica: Matthias Meppelink, Jean-Baptiste Veyret-Logerias, Lieven Dousselaere Voci: Britt Hatzius (EN, DE), Jean Baptiste Veyret Logerias (FR), Rosie Sommers (NL) Direzione tecnica: Guillaume Rémus Direzione di produzione: Maru Mushtrieva Realizzazione del set: Studio Zuidervaart Produzione: Outline Gestione e distribuzione del tour: Something Great Coproduzione: DeSingel, Tangente St.Pölten Festival für Gegenwartskunst, PACT Zollverein, Kunstenfestivaldesarts, SPRING Performing Arts Festival Residenze: Kunstenwerkplaats, Tokyo Arts and Space, La Ménagerie de Verre, BUDA Kunstencentrum Con il sostegno di: Flanders State of the Art, Tanzpraxis stipend of the Senate Department for Culture

Calendario

sabato 15 marzo 2025, ore 10.30
sabato 15 marzo 2025, ore 11.45
sabato 15 marzo 2025, ore 14.30
sabato 15 marzo 2025, ore 15.45
sabato 15 marzo 2025, ore 17.00
sabato 15 marzo 2025, ore 21.00
domenica 16 marzo 2025, ore 10.30
domenica 16 marzo 2025, ore 11.45
domenica 16 marzo 2025, ore 14.30
domenica 16 marzo 2025, ore 15.45
domenica 16 marzo 2025, ore 17.00
domenica 16 marzo 2025, ore 21.00

Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Veduta notturna dell’abitazione a cupola geodetica di Füller, progetto dell’allestimento dell’architetto Roberto Mango, realizzata nel parco Sempione per la decima Triennale
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Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda