Triennale Milano
Senza titolo, Cuba. 2021. Foto Néstor Martí
Mostra

Cuba

La Habana Ciudad Patrimonial – Diffused Urbanity
Fino al 9 novembre 2025
L'Avana, con il suo vibrante centro storico, dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1982, è stato teatro di un ambizioso processo di restauro, guidato dall'Oficina del Historiador de la Ciudad, sotto la figura emblematica di Eusebio Leal. Il padiglione cubano affronta il tema delle disuguaglianze da una prospettiva unica, legata alla realtà socio-spaziale cubana. Attraverso una narrazione immersiva, il padiglione racconta un'urbanità diffusa, dove le disuguaglianze si dissolvono nel tessuto culturale. Questo approccio sottolinea l'unicità del centro storico della città e il lavoro dell'OHC, che è riuscito a preservare l'equilibrio sociale senza cadere in elitismi o segregazioni.
Crediti
Partecipazione internazionale parte della 24a Esposizione Internazionale Inequalities.
Commissionato da: Oficina del Historiador de la Ciudad A cura di: Jorge Fernández Torres

Archivi e collezione

Mostra sugli Studi delle proporzioni, allestimento dell'architetto Francesco Gnecchi-Ruscone, esposto nella mostra Studi sulle proporzioni
Mostra sugli Studi delle proporzioni, allestimento dell'architetto Francesco Gnecchi-Ruscone, esposto nella mostra Studi sulle proporzioni
Veduta notturna dell’abitazione a cupola geodetica di Füller, progetto dell’allestimento dell’architetto Roberto Mango, realizzata nel parco Sempione per la decima Triennale
Veduta notturna dell’abitazione a cupola geodetica di Füller, progetto dell’allestimento dell’architetto Roberto Mango, realizzata nel parco Sempione per la decima Triennale
Veduta notturna del Palazzo dell'Arte ripreso dalla Torre Littoria
Veduta notturna del Palazzo dell'Arte ripreso dalla Torre Littoria
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda