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Triennale Milano
Sally Gabori, Sweers Island, 2008, © The Estate of Sally Gabori

Sally Gabori: iniziare a dipingere a 80 anni

5 maggio 2023
In occasione della mostra dedicata a Sally Gabori, Amanda Gabori Dibirdibi e Tori Juwarnda Wilson (rispettivamente figlia e pronipote dell’artista) e Bruce Johnson McLean (Barbara Jean Humphreys Assistant Director, First Nations and Head Curator, First Nations Art, National Gallery of Australia, specialista di Sally Gabori) raccontano il loro punto di vista e la loro relazione con il lavoro dell'artista australiana.
Bruce Johnson McLean, foto di Gianluca Di Ioia, © The Estate of Sally Gabori
Bruce, come ti sei imbattuto nelle opere di Sally Gabori? Puoi raccontarci qualcosa di più su dove e quando hai curato in Australia per la prima volta una sua mostra?
Bruce: Mi sono imbattuto per la prima volta nelle opere di Sally grazie a una galleria d'arte locale, la Woolloongabba Art Gallery.  Il curatore mi ha chiamato per dirmi che stava lavorando con una nuova artista e che dovevo andare a vedere le sue opere. In pochi mesi, aveva messo insieme una galleria piena di opere realizzate da una donna di 81 anni proveniente dalla parte più remota del Paese, e realizzato la sua prima mostra nel dicembre di quell'anno. Nel 2006, sono stato curatore dell’Emerging Indigenous Art Award presso la Queensland Art Gallery, dove Sally è stata inclusa con alcune delle sue opere. È raro essere esposti in un importante museo d’arte con soli tredici mesi di attività pittorica alle spalle, ma le opere di Sally sono davvero affascinanti. Nel 2016 ho avuto la fortuna di curare la sua prima grande retrospettiva al museo QAGOMA in Australia (Queensland Art Gallery and Gallery of Modern Art).
Mirdidingkingathi Juwarnda Sally Gabori, installation view, Triennale Milano, 2023, foto Gianluca Di Ioia, © The Estate of Sally Gabori
Quanto è importante la figura di Sally Gabori nel breve arco di riconoscimento della storia dell’arte aborigena e negli attuali sviluppi del contesto curatoriale e istituzionale?
Bruce: La pittura di Sally è eccezionale; a differenza di qualsiasi altro gruppo culturale in Australia, la sua famiglia Kaiadilt non aveva alcuna tradizione di arte o design di alcun tipo. I suoi dipinti parlano degli stessi temi e concetti culturali della maggior parte dell'arte aborigena, ma si riferiscono anche a idee più universali di amore, perdita, desiderio e mantenimento del proprio posto speciale nel mondo. Credo che sia la dicotomia tra l'astrattezza e la familiarità della pittura di Sally e della sua storia ad aver catturato l'attenzione di così tante persone in tutto il mondo. Il lavoro di Sally ha ampliato la comprensione dell'arte aborigena, rendendola una delle artiste più importanti tra i movimenti artistici aborigeni contemporanei.

I dipinti di Sally si riferiscono a idee universali di amore, perdita, desiderio e mantenimento del proprio posto speciale nel mondo.
Bruce Johnson McLean
Tori, Amanda, come ricordate Sally come madre e bisnonna?
Tori: Era sempre felice, così entusiasta di vedere i suoi nipoti e pronipoti quando visitava il centro artistico. Raccontava storie, cantava secondo la tradizione Kaiadilt, tenendoci in contatto con la nostra casa su Bentinck Island. Era una persona affettuosa, premurosa, forte; una donna potente: la sua famiglia è sempre stata la sua priorità.
Amanda: Cantava intorno a noi quando eravamo con lei al centro artistico a dipingere – era davvero fantastico dipingere con la mamma.
Tori, come percepisci la terra nei suoi dipinti?
Tori: Attraverso i suoi dipinti, ha sempre reso il nostro Paese natale, Bentinck Island, più vicino alla famiglia Kaiadilt – vedere e sentire la terra nei suoi dipinti mi fa sentire in contatto con la mia casa Kaiadilt.
Amanda Gabori Dibirdibi e Tori Juwarnda Wilson, foto di Gianluca Di Ioia, © The Estate of Sally Gabori
Cosa significa per te essere Kaiadilt?
Tori: Per quanto mi riguarda, essere una donna Kaiadilt mi fa sentire potente e in contatto con il mio Paese; mi dà il diritto di tornare a Bentinck Island per cacciare e pescare, per vivere del mare e della terra.

Dipingere è un modo per sentirmi in contatto con la mia famiglia e la mia terra
Amanda Gabori Dibirdibi
Amanda, ti chiedo se puoi raccontarci di quando hai iniziato a dipingere con tua madre. Cosa ti ha insegnato?
Amanda: È stato davvero fantastico lavorare con mia madre: ci ha trasmesso sicurezza nel dipingere.
Dipingi ancora?
Amanda: Sì, anch'io sono un'artista – uno dei quadri che ho fatto con mia mamma e mia sorella Elsie è esposto in questa mostra a Milano. Dipingere il nostro paese a Bentinck Island mi aiuta a sentirmi in contatto con la mia casa Kaiadilt e molto vicino alla mia famiglia.