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Triennale Milano

Popolarità, tecnologia e durabilità del design

21 ottobre 2022
I grandi temi del design contemporaneo affrontati in una serie di incontri con figure legate al mondo del progetto, dell'impresa e dell'industria culturale.
Popolarità, tecnologia e durabilità: un semplice lemmario composto da tre parole per approfondire concetti che aiutano a mettere a fuoco, con intelligenza e leggerezza, tre fondamentali dimensioni del design. La popolarità, intesa come l’essere popolari, è una caratteristica cruciale per raggiungere il favore del grande pubblico e convincerlo della qualità di un oggetto, intercettando il gusto e lo spirito del tempo, senza mai perdere identità e qualità formali. Importante è anche l’elemento tecnologico, che un oggetto nasconde per esprimere al meglio la funzione alla quale è richiamato. La terza dimensione, la durabilità – o durevolezza –, fa riferimento alla solidità manifatturiera che porta un oggetto a durare nel tempo. Questa caratteristica non è solo legata ai materiali della tecnologia, ma abbraccia il concetto di classicità e combatte un’idea di stagionalità, di qualcosa che tramonta e non esprime più la qualità estetica, formale e il suo dovere di funzione. Si tratta piuttosto dell’idea che un oggetto possa accompagnare la vita di chi lo ha acquistato. La durabilità, poi, si estende anche al concetto di sostenibilità, nella misura in cui un oggetto che non si usura e si consuma facilmente non presenta la necessità di uno smaltimento, ma può essere tenuto, trattenuto e tramandato.
Raffaella Mangiarotti e Matteo Bazzicalupo, designer fondatori dello studio deepdesign®, ph. Melina Mulas.
L’idea che sottende le tre conversazioni che Triennale Milano ha organizzato in collaborazione con Smeg sta proprio nel voler approfondire le dimensioni del successo e della qualità di una collezione specifica della casa produttrice, ovvero i piccoli elettrodomestici sviluppati in collaborazione con Raffaella Mangiarotti e Matteo Bazzicalupo, designer e titolari dello studio deepdesign®. Si tratta infatti di un progetto che ha saputo interpretare un nuovo comportamento nell’ambito domestico, in particolar modo in cucina, dove questa tipologia di elettrodomestici aveva bisogno di un vestito e di una progettazione che rendesse questi singoli oggetti– e di conseguenza tutta la collezione – accessibili culturalmente, con uno spirito tale che non li facesse risultare semplicemente una serie di elettrodomestici, che con le loro funzioni e le loro tecnologie risolvono un problema ed esprimono una funzione, ma fossero piuttosto degli oggetti che tengono compagnia e che nel piano spaziale della cucina e della casa offrono un sentimento, una qualità visiva e tecnica.
Nina Freeman, game designer americana, ospite dell'incontro sulla tecnologia nascosta
Gli incontri organizzati da Triennale Milano sono tutti ideati attraverso il coinvolgimento di quelle figure che applicano questi concetti nella quotidianità delle loro professioni: dal teatro alla scenografia, dalla comunicazione culturale al disegno industriale, dall’alto artigianato alla cultura digitale del game design. La collaborazione tra Smeg, deepdesign® e queste figure svilupperà nel contesto di Triennale Milano un dibattito multidisciplinare, avvalorando questi tre temi cardine – popolarità, tecnologia e durabilità –, che appartengono al disegno industriale e che non hanno un’accezione stagionale né speculativa.