© Carole Parodi
Spettacolo
Jiddu
*Melk Prod. / Marco Berrettini
24 – 25 marzo 2026
PRIMA ITALIANA
Durata: 70'
Biglietti in vendita da metà dicembre 2025
Intero: 24 €
Under 30 / over 65 / gruppi: 17 €
Studenti: 12 €
Membership: compreso nell'abbonamento
Il coreografo italo-tedesco Marco Berrettini con i suoi lavori, presentati nei più importanti festival e teatri internazionali, ha saputo ridefinire i codici della danza. La sua ultima creazione racconta la storia di una compagnia di danza popolare bavarese che, in mancanza di successo, decide di diversificare e diventare “globale”. A poco a poco, inizia così a prendere in prestito passi di danza da paesi e culture diverse. Ma questo cambiamento artistico non è ben vissuto da tutti i ballerini. Sul palco, danze cecene, indonesiane, italiane, greche e anglosassoni si mescolano in un vortice di contaminazioni sempre più contraddittorio e carico di tensione, fino all’interruzione del ballo. A partire dalla rappresentazione del cerchio, figura universale che – dal gioco alla danza, fino al rituale – sembra poter cancellare differenze economiche e identitarie, Jiddu esplora il senso profondo della collettività e della comunità.
Danzatore e coreografo, Marco Berrettini è nato nel 1963 ad Aschaffenburg, in Germania. Il suo interesse per la danza è iniziato in una discoteca: nel 1978 vinse il campionato tedesco di disco dance, e da questa esperienza inizia a frequentare lezioni di danza jazz, moderna e classica. A 17 anni comincia la sua formazione professionale come ballerino, prima alla London School of Contemporary Dance, poi diplomandosi alla Folkwangschulen Essen, sotto la direzione di Hans Züllig e Pina Bausch. Lì sviluppa il suo interesse per il Tanztheater e la coreografia. Nel 1988 si trasferisce in Francia per lavorare con il coreografo Georges Appaix e allo stesso tempo inizia a creare i suoi primi lavori. Nel 1999 il Kampnagel di Amburgo ha prodotto il suo spettacolo MULTI(S)ME. Da allora Marco Berrettini ha prodotto con la sua compagnia Melk Prod una trentina di spettacoli. Il suo Sturmwetter prépare l'An d'Emil vince il premio ZKB al Theaterspektakel di Zurigo. Dal 2004 ha creato, tra gli altri, No Paraderan, Melk Prod. va a New Orleans (2007), i quattro lavori del ciclo iFeel (2009-2017) e My soul is my Visa (2018). My Epifunny (2022). L'attività di Marco Berrettini spazia dalla performance in spazi museali alla collaborazione con registi cinematografici, alle installazioni in collaborazione con artisti visivi.
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Crediti
Coreografia: Marco Berrettini in collaborazione con gli interpreti
Interpreti: Sébastien Chatellier, Kevin Fay, Tristan Ihne, Manuella Renard, Emma Terno
Proiezioni video prodotte da: Annapurna Laporte
Costumi: Séverine Besson
Luci: Fadri Pinosch
Musiche: William S. Fisher, Johann Sebastian Bach, Steve Reich, Flash and the Pan, Bernard Herrmann, Pink Floyd, Brad Mehldau, Moondog, Alice Coltrane, Daft Punk, Nick Drake
Direttrice di produzione: Régine Auer
Distribuzione: Alessandra Simeoni
Ringraziamenti: Andrzej Mikołaj Szadejko, Goldberg Baroque Ensemble e Philipp Ritter per le traduzioni in bavarese
Coproduzione: CCN La Rochelle Milleplateaux (F), Théâtre de l’Orangerie (CH)
Con il supporto di: Loterie Romande, Fondation Ernst Göhner
Highlights
Mostra sugli Studi delle proporzioni, allestimento dell'architetto Francesco Gnecchi-Ruscone, esposto nella mostra Studi sulle proporzioni
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Una modella posa all'interno della Mostra di oggetti per la casa (o Mostra Oggetti d'uso), nel Padiglione USA progettato dagli architetti Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers
Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca