© Anja Köhler
Performance
E Dio si riposò il settimo giorno
Silvia Costa
19 – 20 marzo 2022
Prima italiana
Silvia Costa, tra le artiste più interessanti della scena performativa contemporanea, presenta un progetto interattivo che indaga il legame familiare, inteso come un’impresa comune e un disegno collettivo. Più orientata al processo che al risultato, l’esperienza proposta da Silvia Costa vede le tre generazioni di una famiglia impegnate nella condivisione di un compito. Bisnonno/a, nonno/a, padre/madre e figlio/a sono di fronte a una tela bianca. Hanno molti colori a disposizione, pennelli e matite. Muniti di una fotografia di un panorama che li accomuna, si accingono a riprodurlo in forma di dipinto. Guardano la foto, iniziano a tracciare le prime linee, dipingono, si aiutano, prendono decisioni insieme per ricreare l’immagine amata, finché il quadro non sarà finito.
Silvia Costa studia arti visive e dello spettacolo all’Università Iuav di Venezia. Nel 2006 inizia a lavorare come attrice protagonista nella produzione Hey Girl! con la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio fondata da Romeo Castellucci. Parallelamente porta avanti i propri progetti artistici, sviluppando dal 2007 un tipo di teatro visivo e poetico, nutrito da una profonda riflessione intorno al ruolo delle immagini. Di volta in volta autrice, regista, interprete e scenografa, Silvia Costa è un’artista proteiforme che utilizza questi diversi ambiti estetici per approfondire la sua ricerca teatrale. Le sue creazioni sono rappresentate regolarmente nei principali festival italiani e internazionali. Nel 2019 Silvia Costa inizia a creare le sue proprie regie anche per il mondo dell’opera. È stata artista associata di Triennale Milano Teatro e del Centre dramatique national d’Angers.
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Info
Durata 150’
Crediti
concezione: Silvia Costa
creazione dispositivo sonoro: Nicola Ratti
collaborazione alla scenografia: Alessio Valmori
con: una famiglia di tre o quattro generazioni cercata in loco
produzione: Voralberger Landestheater Bregenz
produzione italiana: FOG Triennale Milano Performing Arts