Ist sehr seltsam
25 marzo 2020
Per Triennale Decameron, il regista Damiano Michieletto, in dialogo con Lorenza Baroncelli, Direttore Artistico di Triennale Milano, ha raccontato il lavoro svolto per l’opera Salome di Richard Strauss, che stava preparando per il Teatro alla Scala, con la direzione di Riccardo Chailly. Il debutto e tutte le rappresentazioni sono state annullate a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Damiano Michieletto, foto di Yasuko Kageyama
"Ho cercato di dare una lettura umana alla storia di Salome, che affonda le sue radici nel mondo mitologico e in quello biblico. Ogni volta che ho a che fare con una storia mitologica, mi piacere lavorare per allontanare i personaggi dagli altari e restituirgli la loro umanità. Uso la dimensione mitologica e etica e, al tempo stesso, tolgo ai personaggi la retorica e la pesantezza che si portano dietro.”
Abbiamo chiesto a Damiano Michieletto di selezionare i brani per lui più significativi della Salome di Strauss.
"La cosa prima da farsi quando si analizza un’opera teatrale è farsi le domande giuste che ti permettono di aprire le porte giuste."
“Il mio augurio per noi che facciamo questo lavoro è che ci sia la possibilità di sviluppare delle idee nuove. Abbiamo il compito di stimolare la società per ripartire con un’Europa diversa.”
Damiano Michieletto, foto di Stefano Guindani
Damiano Michieletto è uno dei rappresentanti più interessanti della giovane generazione di registi italiani sulla scena internazionale. Studia opera e produzione teatrale presso la Scuola d’Arte Drammatica di Milano Paolo Grassi e si laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Venezia, sua città natale. Ha lavorato nei più importanti teatri e festival d’opera del mondo. Oltre all’intensa attività nel teatro lirico, Damiano Michieletto ha firmato la regia anche di spettacoli di prosa.
Crediti
Testi di Damiano Michieletto