Perché l’eredità dei fenomeni socio-culturali possa trasformarsi in un balsamo per la società, serve il potere organizzativo e orizzontale delle istituzioni. Ma quali? Musei, università, teatri, accademie, centri di ricerca e spazi culturali sono catalizzatori di energia e luoghi fisici di aggregazione ed espressione collettiva. In particolare, le comunità migranti, sempre più sospese tra vergogna e orgoglio, devono essere coinvolte non solo come fonti di opportunità e conoscenza, ma come attori essenziali nel dibattito culturale nella società. Un museo con le sue collezioni e i suoi progetti rappresenta un agile strumento di politica culturale con una portata globale, in quanto agisce come un sismografo dei fenomeni, un termometro delle condizioni locali e un mezzo per raccontare l’“essenza” di un territorio, favorendo al contempo le relazioni internazionali.