ACCESSIBILITÀ TEATRO
Il teatro non è temporaneamente accessibile tramite ascensore. Per evitare le scale, si accede dal cancello Parco in Viale Alemagna.
Triennale Milano
© Gianluca Di Ioia
Regia e coreografia: Nicola Galli
Con: Alessandra Fabbri, Nicola Galli, Paolo Soloperto
Musica: Edgard Varèse (Un grand sommeil noir, Poème électronique, Déserts, Ionisation, Density 21.5.)
Testi liberamente ispirati agli scritti di: Edgard Varèse, Alice Miller, Gilles Clément, Marcel Proust
Scenografia: Giulio Mazzacurati
Video e costumi: Nicola Galli
Produzione: Fondazione Musica per Roma, TIR Danza, Fondazione Teatro Grande di Brescia, stereopsis
Con la collaborazione di: L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano
Residenza artistica: L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella (Longiano), Kilowatt Festival
Con il sostegno di: H(abita)t – Rete di Spazi per la Danza / Leggere Strutture Art Factory
Con il contributo di: Regione Lombardia nell'ambito di NEXT 2018-2019
Progetto vincitore del Premio Equilibrio 2018
Performance

Deserto digitale

Nicola Galli
17 aprile 2019, ore 21.00
Lo spettacolo contiene nudità Durata: 60'
Ogni suo progetto artistico è un viaggio in un altro mondo.
Danza&Danza
Deserto digitale è una composizione coreografica dedicata alla rivoluzionaria ricerca musicale di ‪Edgard Varèse e ispirata alla composizione Déserts. Il percorso sperimentale del compositore diviene il cuore pulsante della creazione, immaginata come un rituale visivo e onirico conteso tra sospensione, violenza e catarsi. "Se ti dico la parola deserto, cosa vedono i tuoi occhi?" Questa domanda accoglie lo spettatore per poi condurlo in un conturbante e viscerale viaggio sensoriale che rivela il deserto inteso come territorio sconfinato e condizione esistenziale. Un’atmosfera irreale e psichica, densa di gestualità, suoni e colori, avvolge lo spazio e guida tre figure umane generando un atlante figurativo che mette in luce progressivamente la natura introspettiva dell’animo umano. Visionario e suggestivo, l’universo creato da Galli sulla scena apre una breccia nella desolata condizione umana, raccontando la rivolta silenziosa delle emozioni.
Nicola Galli si occupa di ricerca corporea, dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva. Dopo aver esordito come ginnasta agonista, si è avvicinato ai linguaggi del teatro fisico e della danza presso il Teatro Nucleo di Ferrara. Ha studiato danza contemporanea, rinascimentale, hip hop e riequilibrio muscolare Metodo Monari. Dal 2010 sviluppa un’indagine coreografica che analizza il concetto di forma pura e le nozioni di “stratificazione” e “paesaggio”. Dal 2010 al 2014 ha danzato nella compagnia CollettivO CineticO. Dal 2014 è artista sostenuto da TIR Danza. I suoi lavori sono stati selezionati per festival e rassegne del territorio nazionale e internazionale, tra cui Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2012 e 2015 (Network Anticorpi XL), Nid Platform 2015 (Brescia), International Festival D-Caf (El Cairo), Tanzmesse 2016 (Dusseldörf).
Crediti
Creazione dedicata alla ricerca musicale di: Edgard Varèse
Regia e coreografia: Nicola Galli
Con: Alessandra Fabbri, Nicola Galli, Paolo Soloperto
Musica: Edgard Varèse (Un grand sommeil noir, Poème électronique, Déserts, Ionisation, Density 21.5.)
Testi liberamente ispirati agli scritti di: Edgard Varèse, Alice Miller, Gilles Clément, Marcel Proust
Scenografia: Giulio Mazzacurati
Video e costumi: Nicola Galli
Produzione: Fondazione Musica per Roma, TIR Danza, Fondazione Teatro Grande di Brescia, stereopsis
Con la collaborazione di: L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano
Residenza artistica: L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella (Longiano), Kilowatt Festival
Con il sostegno di: H(abita)t – Rete di Spazi per la Danza / Leggere Strutture Art Factory
Con il contributo di: Regione Lombardia nell'ambito di NEXT 2018-2019
Progetto vincitore del Premio Equilibrio 2018

Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
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Mostra sugli Studi delle proporzioni, allestimento dell'architetto Francesco Gnecchi-Ruscone, esposto nella mostra Studi sulle proporzioni
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Ingresso principale sul fronte ovest del Palazzo dell'Arte
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Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda