Mostra
Marina Ballo Charmet Tatay
29 ottobre – 28 novembre 2021
Accesso libero
Tatay è una videoinstallazione di Marina Ballo Charmet, realizzata con l’amichevole collaborazione di Ludovico Einaudi.
Tatay – parola che significa “papà” in filippino – è un ambiente sonoro in cui nel buio dodici voci si intrecciano e si susseguono a formare un’unica voce che diventa ancestrale e primordiale. Sono le voci di padri di Paesi e lingue diversi che cantano una ninnananna al loro bambino. Completa l’installazione un video con l’immagine di un gesto che si ripete e si intravede: quello di un padre che culla il suo piccolo da sinistra a destra e viceversa.
Crediti
Si ringrazia: Collezione Donata Pizzi.
Veduta notturna dell’abitazione a cupola geodetica di Füller, progetto dell’allestimento dell’architetto Roberto Mango, realizzata nel parco Sempione per la decima Triennale
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda