Artwork Marco Pizzi
Concerto
Club Zero. Il club dei quartieri della città Lambrate
11 luglio 2023, ore 21.00
Ingresso gratuito previa registrazione
In collaborazione con Zero, una serie di appuntamenti volti alla creazione di un “club dei quartieri” per presentare i migliori contenuti – legati alle aree tematiche di Triennale e Zero – di ogni realtà cittadina con musica, arti performative, cinema, architettura, arte, letteratura, illustrazione. Questa serata è dedicata al quartiere di Lambrate, da anni intento a essere distretto artistico, distretto del design e anche distretto notturno.
Programma
20.30 - 21.30
UNOLAB
Dj Set
21.30 - 22.00
PEPETA
22.00 - 22.30
BENESSERE MUSICA
J. LEVIS, PITO ROCCIA, MA LA, TROME
22.30 - 23.00
Chandelier Studio Showcase
KOJA / Live Performance
WAREZ / Live Performance
Keyoshin / Dj Set
23.00 - 00.00
FU.ME Rec.
Antos & Dj Vietnam
Dj Set
Tra la Galleria Francesca Minini, Boccanera e ArtNoble tra gli altri, dopo le peripezie del sito del Fuorisalone più postindustriale di sempre, con la DAE da Eindhoven e barbieri-designer hipster risvoltinati e barbuti piazzati in enormi capannoni industriali, prontamente sostituiti dallo sbaraglio del clubbing à la Berlino con quelli di Opal, Lambrate è uno scenario in cui il vino naturale s’affianca alla peggio birra bevuta al bordo della strada, al cospetto alle vecchie palazzine dormitorio vestite di clincker, quelle piastrelle che tanto piacevano a Gio Ponti e che luccicano al sole come soltanto i bagni di rilievo sanno fare. C’è poi il leggendario Parco Lambro, nelle cui frasche e collinette s’agguantano di tanto in tanto festoni e sognatori psichedelici, gli immancabili sportivi che si fanno strada tra i picnickers e l’orda di skaters, a cui negli ultimi anni si sono aggiunti i freestyle di monopattino, con quei riconoscibilissimi salti a girandola – e anche il più piccolo Lambretta, dall’azienda omonima, che funziona esattamente come il Lambro ma senza freestyler e skaters. E infine il centro: la Stazione, nodo di svincolo per lavoratori, studenti e ravers, tutti indiscriminatamente affezionati alla pizza del Mundial. Insomma, con questa mescola topografica di centro-periferia è chiaro che da Lambrate si vede Milano da dentro e Milano da fuori: si canta la malinconia della città e si raddrizza la cassa nei sobborghi industriali, si cerca un benessere musicale e artistico e quell’attitudine punkabbestia e cantereccia che è prerogativa del Birrificio Lambrate in Adelchi soltanto.
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