Triennale Milano
Immagine di: Francesco Sanesi
Presentazione volume

Il cerchio e la saetta

2 novembre 2025, ore 17.00
Ingresso gratuito su registrazione
La stagione delle occupazioni degli spazi sociali a Roma è una storia lunga che parte dagli anni Ottanta e arriva fino a oggi. I centri sociali occupati autogestiti hanno rappresentato una parte vitale del tessuto politico, sociale e culturale di Roma, sono stati spazi di resistenza, inclusione, lotta, cultura e creatività. A partire dal racconto degli scontri avvenuti nel luglio del 1995 per resistere allo sgombero del CSOA La Torre, questo libro restituisce le vicende e le passioni di una storia collettiva collegando ricordi, documenti, controinformazione e aneddoti.
Fabrizio C. è nato a Roma nei primi anni Settanta, nel 1995 è entrato con altri suoi amici del muretto nell’assemblea del CSOA La Torre con l’idea di far nascere una palestra popolare. La palestra nacque alla Torre molti anni dopo grazie ad altri e altre, lui è rimasto per anni come occupante del centro sociale per poi attraversare altri spazi di movimento, dai media antagonisti (radio e/o Indymedia) a Supporto Legale.
Intervengono Fabrizio C., Marina Boer, Alberto Di Monte
Modera Paola Carimati
Crediti
Parte di: Milano Arch Week 2025

Archivi e collezione

Veduta della Torre Littoria
Veduta della Torre Littoria
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Caleidoscopio nella Sezione introduttiva a carattere internazionale, nel Salone d'onore
Caleidoscopio nella Sezione introduttiva a carattere internazionale, nel Salone d'onore
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari