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Triennale Milano
Ph.: Lorenza Daverio © Triennale Milano
Performance

Open Machine

Vittorio Cosma – The Goodness Factory
25 settembre 2022, ore 18.00
Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria (fino a esaurimento posti)
Vittorio Cosma dirige un happening di improvvisazione che rimette al centro la musica, portando il pubblico direttamente a contatto con i meccanismi del processo della creazione musicale. Prodotto da The Goodness Factory e Music Production, Open Machine è un format unico nel panorama contemporaneo italiano. Open Machine è molto più di una performance: è un'azione concreta che ha l'obiettivo di contribuire a riposizionare la musica nella dimensione sperimentale e culturale a cui appartiene. Gli artisti coinvolti si incontrano “al buio”, e il pubblico si trova completamente immerso in un autentico momento di creazione artistica. Con Julie Ant, DayKoda e Bolla.
Nato a Varese nel 1965, Vittorio Cosma è compositore, musicista, produttore, direttore d’orchestra e direttore artistico. È stato componente della Premiata Forneria Marconi e collabora da sempre con Elio e le Storie Tese. Durante la sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Pino Daniele, Fabrizio De André, Coma_Cose, Eugenio in Via Di Gioia e Marlene Kuntz, grazie ai quali ha collezionato svariati dischi d'oro. È membro fondatore dei Gizmodrome, band creata nel 2016 insieme a Stewart Copeland (batterista dei Police), Mark King (bassista dei Level 42) e Adrian Belew (chitarrista dei King Crimson). Insegna Music Production Technology al Politecnico di Milano e ha creato il collettivo Deproducers, progetto che coniuga musica e scienza. A Torino dal 2014, The Goodness Factory è uno spazio – intellettuale e fisico – per la promozione di attività artistiche (in particolare di quelle emergenti), per la produzione e la comunicazione di eventi culturali e per la diffusione di nuovi linguaggi. È un incrocio di vissuti e di esperienze lavorative molto diverse, un ambiente nato fin dal principio come rete reale e applicata, una dimostrazione di intelligenza collettiva. Giulia Formica, in arte Julie Ant, è batterista e sassofonista. Cresce con il punk hardcore dall'età dei 10 anni, ma poi scopre il funk e l'afro beat sviluppando uno stile poliedrico. I suoi progetti personali sono Addict Ameba e Lantern. Attualmente è in tour con Selton e Chiello. DayKoda è il nome d'arte scelto dal produttore milanese Andrea Gamba. Il suo approccio eccentrico alla musica è incentrato sulla sperimentazione e sulla produzione elettronica contaminata con jazz e hip hop astratto. Produce musica elettronica fuori dagli schemi, colorata dalla sperimentalità del nu jazz e ispirata al sound di progetti come Flying Lotus, Kamaal Williams e Thundercat. DayKoda è estremamente attivo sulla scena musicale attraverso apparizioni radiofoniche e spettacoli dal vivo (in cui si esibisce con la sua nuova formazione in quartetto). Bolla (nome d’arte di Niccolò Bonavita) è bassista, contrabbassista e compositore. Da sempre attivo nell’ambito della black music, ha suonato in Italia, Europa e Giappone in diversi contesti tra jazz, hip-hop, reggae e funk. Dal 2015 si occupa quasi esclusivamente del suo progetto Bolla Trio, che si propone di coniugare groove e improvvisazione, anche grazie alla collaborazione di diversi artisti, cantanti soul e MC.
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Info
– Durata: 60' – Essendo un evento gratuito con posti limitati, in caso non fosse più possibile partecipare – in seguito alla registrazione – chiediamo di avvertirci scrivendo una mail a inviti.teatro@triennale.org, così da poter liberare i relativi posti L'evento fa parte del progetto Memorie future, promosso da Triennale Milano Teatro, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Terzo Paesaggio e ABCittà nell'ambito del bando Milano è viva nei quartieri

Highlights

© Julie Ant
© DayKoda
© Bolla
In collaborazione con The Goodness Factory

Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
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Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
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Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
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Caleidoscopio nella Sezione introduttiva a carattere internazionale, nel Salone d'onore
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