© Rebecca Lena
Spettacolo
Swans never die
In scena, diversi artisti propongono le loro reinterpretazioni de La morte del cigno. Cosa resta di un’opera coreografica considerata una pietra miliare della danza occidentale del XX secolo? Come risuona nei coreografi di oggi e che valori può trasmettere in futuro? Da queste domande nasce il progetto Swans never die, condiviso e promosso da una rete di soggetti (di cui Triennale Milano Teatro è parte) che hanno deciso di unire idee e progettualità intorno a La morte del cigno, solo considerato un pezzo fondamentale della storia della danza da quando fu coreografato da Michel Fokine per Anna Pavlova nel 1905.
Dopo l’Accademia di Brera e la Paolo Grassi di Milano, Camilla Monga studia con Anne Teresa De Keersmaeker, Bojana Cvejić e Alain Franco. Ha presentato i suoi lavori in importanti contesti, dalla Biennale Danza al P.A.R.T.S. di Bruxelles.
Chiara Bersani è performer e autrice. L’opera “manifesto” della sua ricerca è Gentle Unicorn, grazie alla quale nel 2019 vince il Premio Ubu e il Total Theatre Award per la danza all’Edimburgh Fringe Festival.
Philippe Kratz è nato a Leverkusen nel 1985. Ha lavorato tra gli altri con Ohad Naharin, William Forsythe, Michele Di Stefano, Rihoko Sato. Viene eletto miglior coreografo 2020 dalla prestigiosa rivista italiana Danza&Danza.
Virna Toppi entra a far parte nel 2003 dell’Accademia del Teatro alla Scala. Dopo l’esperienza a Dresda e a Monaco, rientra nel 2020 alla Scala come prima ballerina. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Prix Ballet 2016 e il Premio Danza&Danza 2019.
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Info
Durata 15’ + 15’ + 15’ + 15’ (con intervalli)
Crediti
Progetto Swans never die
Lavanderia a Vapore – Centro di residenza per la danza
Piemonte dal Vivo – Circuito multidisciplinare dello spettacolo
Coorpi, Didee Arti e Comunicazioni
Mosaico Danza
Zerogrammi
Operaestate Festival Veneto
CSC Bassano del Grappa – Centro per la scena contemporanea
Triennale Milano Teatro
Fondazione Teatro Grande di Brescia
Festival Bolzano Danza – Fondazione Haydn
Gender Bender Festival
Progetto Memory in Motion – Re-Membering Dance History (Mnemedance) – Università Ca’ Foscari Venezia
DAMS – Università degli Studi di Torino
Swaën
coreografia, danza: Camilla Monga
musica: Filippo Vignato, Emanuele Maniscalco
disegno luci, allestimento scenico: Camilla Monga
consulenza tecnica: Walter Ballini
coproduzione: Associazione Culturale VAN
L'Animale
di: Chiara Bersani
con: Veronica Tulli
scena, luce: Valeria Foti
con la collaborazione: Richard Gargiulo, Sergio Seghettini
drammaturgia vocale: Francesca Della Monica
accompagnamento alla drammaturgia: Giulia Traversi
accompagnamento alla creazione: Marco D'Agostin, Elena Giannotti
promozione, cura: Giulia Traversi
supporto al processo creativo: Federica Della Pozza
logistica, organizzazione: Eleonora Cavallo
amministrazione: Chiara Fava
Open Drift
coreografia, luci, costumi: Philippe Kratz
performer: Antonio Tafuni, Nagga Baldina
musica: Borderline Order
La morte del cigno
di: Marius Petipa
con: Virna Toppi