© MINE
Spettacolo
Here Comes The Time
Ingresso gratuito previa registrazione (fino esaurimento posti)
Here Comes The Time è un momento singolare e irripetibile che sancisce l’incontro tra il collettivo MINE e il dj e producer Lele Sacchi. Una composizione istantanea di danza e musica che scandisce il dialogo tra corpi e ne definisce l'accordatura.
MINE è stato fondato nel 2019 da Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto. È un esperimento collettivo di creazione orizzontale e di scrittura coreografica a dieci mani che porta avanti un lavoro di ricerca incentrato sulla condivisione di pratiche, sperimentazioni e linguaggi.
Classe 1975, Lele Sacchi è figlio delle sottoculture che hanno cambiato il nostro mondo. Le sue esperienze internazionali e l'aver attraversato tre decenni di vita notturna e clubbing ne hanno fatto un’icona della musica milanese (e non solo) – da Elita, Tunnel e Magazzini Generali fino ai microfoni di Radio 1 e Radio 2 e alla cattedra allo IED, dove insegna storia delle sottoculture musicali.
Info
L'evento fa parte di Esplorazioni. Un viaggio tra danza e musica, una rassegna – organizzata in collaborazione con Volvo Car Italia – che porta la nostra programmazione performativa negli spazi di Volvo Studio Milano
Durata 30'
Crediti
performance: Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis, Silvia Sisto
musica: Lele Sacchi
costumi: Alessandro Vigilante
in collaborazione con: Fondazione Fabbrica Europa
Calendario
Highlights
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Veduta notturna dell’abitazione a cupola geodetica di Füller, progetto dell’allestimento dell’architetto Roberto Mango, realizzata nel parco Sempione per la decima Triennale
Modella posa nella sezione del Messico durante un servizio fotografico di moda
Una modella posa all'interno della Mostra di oggetti per la casa (o Mostra Oggetti d'uso), nel Padiglione USA progettato dagli architetti Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers