Courtesy gli artisti
Concerto
Go Dugong & Lorenzo D'Erasmo
23 settembre 2023, ore 22.30 – 23.15
Ingresso libero
Go Dugong interagisce con i tamburi di Lorenzo d'Erasmo in un live di improvvisazione inedito, mai presentato prima. Il risultato: un viaggio dal sapore psichedelico e tribale con una particolare attenzione alla musica tradizionale del Sud Italia.
Go Dugong è il solo-project di Giulio Fonseca, produttore e compositore piacentino riconosciuto come una tra le figure chiave in Italia nel panorama contemporaneo dell’elettronica di ricerca. Cultore di suoni globali, nelle sue produzioni innesta ritmi, lingue, strumenti, field recording e campioni provenienti da tutto il mondo.
Dal 2012, data di uscita del suo primo lavoro, ha collaborato con numerose etichette (dalle straniere LebensStrasse e AMDISCS, alle italiane Fresh Yo!, 42 Records, Hyperjazz e La Tempesta), portando la sua musica in giro per festival e venue, in Italia e nel mondo: Francia, Portogallo, Svizzera, Germania, Olanda, Brasile, USA. Numerosi sono anche gli artisti internazionali con cui ha collaborato nel corso degli anni: El Buho, Témé Tan, Rafael Aragon, Miriam García, Sun Glitters, Slow Magic, Giraffage, Populous, Clap Clap. Le sue uscite discografiche più rilevanti – da “A Love Explosion” a “Novanta”, passando per “Curaro” e gli EP “Was”, “(Indian) Furs” e “TRNT” – sono state accolte sempre dal plauso della critica specializzata e del pubblico, venendo sempre incluse nelle classifiche delle migliori release dell’anno sulle principali testate italiane.
Lorenzo D’Erasmo studia Strumenti a Percussione presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano e la Hochschule di Friburgo in Brisgovia, specializzandosi in musica classica contemporanea per percussioni, ensemble e orchestra. In seguito intraprende lo studio approfondito della famiglia dei tamburi a cornice, portando ad approfondire altri strumenti affini e repertori sia classici che tradizionali di riferimento della famiglia. All’attivo ha diversi progetti in diversi campi musicali che spaziano dalla musica antica fino al repertorio contemporanea o di improvvisazione.
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