Durante l’intervista Virgilio Sieni riflette su come il recente periodo, che ha condizionato in modo così profondo le nostre abitudini, abbia modificato anche i movimenti quotidiani dei nostri corpi. "Le persone sono tutte leggermente incrinate in avanti, il corpo assume delle goffaggini straordinarie. Mi ricorda molto gli schizzi del Tiepolo, quando dipinge la serie di Pulcinella. Le persone stanno cercando di attuare nuove posture e nuovi toni voce."
Per spiegare il cambiamento delle nostre abitudini comportamentali, Virgilio Sieni racconta un passaggio dal saggio dell'antropologo Claude Lévi-Strauss Tristi tropici. Quando Lévi-Strauss si trova in Brasile presso la tribù dei Bororo nota che era pratica comune fra gli abitanti utilizzare insoliti occhiali senza lente, fatti di canne di bambù. Scopre che, avendo visto un predicatore occidentale che portava gli occhiali, i Bororo erano rimasti talmente attratti dall'oggetto che avevano iniziato a indossarlo come decorazione del volto. "L’uomo vive secondo una serie di atteggiamenti schematizzati; in questo periodo, lo schema ha a che fare con una profonda introspezione a livello psicologico. Questo significa che tanti atteggiamenti di questo periodo rimarranno. Sarà una grandissima opportunità: prima avevamo certi gesti, certi comportamenti, ora ne stiamo attuando altri. Nel nostro inconscio, nei nostri sogni notturni le miriadi di muscoli del nostro cervello stanno lavorando fra di loro a creare sinapsi che prima non esistevano. Quindi qualcosa sta già accadendo, fra quello che siamo adesso e quello che eravamo prima."