Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, Triennale Milano, 2020, Foto di Gianluca Di Ioia
Il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri offre uno sguardo personale sull’opera di Enzo Mari nel nuovo shortdoc diretto da Jacopo Farina
1 dicembre 2020
La retrospettiva che Triennale Milano dedica ad Enzo Mari rappresenta un’occasione unica per conoscere il pensiero e il lavoro di uno dei principali progettisti, artisti, critici e teorici italiani. In questo video il Presidente di Triennale Stefano Boeri offre uno sguardo personale sulla mostra ma soprattutto sull’opera di Mari, soffermandosi su alcuni dei lavori esposti, dal gioco per bambini 16 animali al vassoio Putrella, dal progetto di allestimento Vodun, African Voodoo all’Autoprogettazione.
Triennale Milano, 2020, Video di Jacopo Farina
“L’idea di Mari era quella di realizzare una mostra che fosse il preludio a quarant’anni di silenzio. Lui diceva: ‘quello che ho fatto oggi non è comprensibile da nessuno, forse tra trenta, più facilmente quarant’anni, qualcuno comincerà a capire il senso del mio lavoro.”
Stefano Boeri
Il racconto di Boeri si alterna a quello dello stesso Mari, attraverso alcune sequenze riprese dalle interviste realizzate nel corso degli anni dal curatore della mostra Hans Ulrich Obrist, dando vita a una sorta di dialogo immaginario su alcuni temi centrali per Mari, come il lavoro, il gioco, la dimensione politica.
“Il cuore di questa mostra è il lavoro, come continua possibilità attorno alla produzione di un oggetto, ma anche la formidabile capacità di Enzo Mari di sintetizzare un intero mondo in un disegno”
Stefano Boeri
“C’è una fase della cultura che è consumo, che è assolutamente legittima, ma la vera cultura è produrre.”
Enzo Mari