ACCESSIBILITÀ TEATRO
Il teatro non è temporaneamente accessibile tramite ascensore. Per evitare le scale, si accede dal cancello Parco in Viale Alemagna. Il percorso è accessibile anche alle persone con disabilità motoria.
Triennale Milano
Nico Vascellari, Falena, installation view, foto Gianluca Di Ioia
Installazione

Falena

Nico Vascellari
15 aprile – 2 luglio 2023
Falena dell'artista italiano Nico Vascellari è un'installazione monumentale composta da falci placcate d’oro che, montate radialmente su quattro livelli sovrapposti, creano una grande forma circolare di 2 metri e mezzo di diametro che evoca il Sole e i suoi raggi. Con quest'opera Nico Vascellari introduce una riflessione sull’uomo, sul suo lavoro e le forze della natura. Falena si trova accanto alla facciata di ingresso ed è fruibile liberamente dai visitatori che possono godere dell'interazione dell'opera con la luce e con l'ambiente circostante. Donata dall’artista e prodotta con il supporto di glo™, Falena entra a far parte della collezione di Triennale Milano.
Crediti
Opera donata dall’artista e prodotta con il supporto di glo™.

Highlights

Nico Vascellari, Falena, installation view, foto Gianluca Di Ioia

Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Ingresso principale sul fronte ovest del Palazzo dell'Arte
Ingresso principale sul fronte ovest del Palazzo dell'Arte
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Tre modelle percorrono il Ponte che collega il Palazzo dell'Arte con l'area verde antistante, progetto degli architetti Aldo Rossi e Luca Meda
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi